Un nuovo protocollo di intesa per codificare le regole per vendere un divertimento più sano, in cui maggiori controlli possono aumentare la sicurezza nelle discoteche e prevenire l’abuso di alcol, è ciò che è stato siglato lo scorso 12 luglio al Viminale dall’ex ministro dell’Interno e dai rappresentanti delle associazioni dei locali da ballo e di pubblico intrattenimento.
Franco Cecconi, Presidente AISS (Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria), ha così commentato la nuova bozza di protocollo:
Il ruolo degli operatori degli addetti alla sicurezza sarà sicuramente fondamentale per definire linee guida di sicurezza più stringenti per i gestori dei locali.
Il problema principale è l’abusivismo.
In tal senso, per quanto riguarda il ruolo della sicurezza nei locali, il problema principale è rappresentato dal fenomeno dell’abusivismo in cui sarebbero necessari maggiori controlli al fine di evitare che operatori privi di alcun titolo autorizzativo si sostituiscano a professionisti formati ad hoc e in possesso di apposita licenza.
Già lo scorso aprile la circolare del Capo della Polizia Gabrielli sull’indebita commistione tra servizi di portierato e vigilanza privata aveva sottolineato l’urgenza nel trovare una soluzione in merito.
Le soluzioni di sicurezza sono molteplici.
Alla luce di ciò Franco Cecconi, Presidente AISS, ha divulgato diverse proposte per limitare il fenomeno.
L’ installazione obbligatoria di sistemi di telecamere a circuito chiuso, sia fuori che dentro ai locali; la possibilità di effettuare il pat down, anche con l’ausilio di metal detector manuali; un numero congruo di operatori in servizio; una diversa figura giuridica per gli operatori (ovvero, la qualifica di incaricato di pubblico servizio come per gli steward dello stadio); sono solo alcune possibili regole di intervento con cui sarebbe possibile limitare l’abusivismo di tale settore, migliorando allo stesso tempo la sicurezza dei privati cittadini, costantemente protetti da istituti di vigilanza qualificati.