Dall’ultimo rapporto 2019 di OSSIF (osservatorio ABI-Federfarma) sulla criminalità predatoria, presentato a Roma in occasione dell’appuntamento annuale “Gli Stati Generali della Sicurezza 2019” emerge che, se da un lato calano le rapine in farmacia, dall’altro aumenta il numero dei furti.
Le farmacie sono, difatti, da sempre tra le strutture più vulnerabili e aggredibili dalla criminalità predatoria. Il loro layout commerciale, aperto e privo di barriere le rende, infatti, un bersaglio facile per i malviventi.
I farmaci oncologici, bersaglio della criminalità organizzata
L’aumento dei furti va messo in relazione ad un altro fenomeno in preoccupante espansione: il riciclaggio dei farmaci. In particolar modo, tale fenomeno riguarda i medicinali antitumorali, che, una volta sottratti, finiscono su mercati illeciti paralleli, gestiti dalla criminalità organizzata.
Ciò comporta un’ulteriore problematica, quella della conservazione dei medicinali rubati. Dal momento in cui escono dalla farmacia, difatti, i farmaci perdono le condizioni ottimali di conservazione che ne assicurano sicurezza e qualità.
Nel caso delle farmacie ospedaliere, poi, i furti, e in particolar modo quelli di farmaci antitumorali, rappresentano perdite economiche per le ASL e per l’Erario. Le aziende sanitarie si scontrano, pertanto, con la difficoltà di trovare nuovi fondi per rifornirsi e con i limiti di budget annuale assegnato loro.
Il decalogo della SIFO per prevenire e gestire i furti in farmacia
Per arginare il fenomeno, i Nas in collaborazione con la Sifo, la società dei farmacisti ospedalieri, ha redatto un decalogo per la prevenzione e la gestione dei furti di farmaci nelle farmacie. Il decalogo prevede sia azioni preventive sia correttive. Tra i suggerimenti proposti vi è l’utilizzo di sistemi di allarme e videosorveglianza, oltre che il ricorso a porte blindate, inferriate e serrature di tipo europeo.
Il collegamento di tali sistemi di difesa alle FF.OO e/o agli Istituti di Vigilanza Privata rappresenta un’ulteriore garanzia di protezione efficace.
Per il rischio residuo, è consigliabile ricorrere ad una polizza assicurativa.
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