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L’attività di recupero crediti comprende tutti quegli interventi finalizzati ad ottenere il pagamento di una somma dovuta da un soggetto privato per un debito nei confronti di una impresa o di un altro soggetto. Tale attività deve essere svolta nel rispetto delle normative di legge vigente e dei codici di autoregolamentazione previsti.

Recentemente l’attività di recupero crediti è stata oggetto di discussione in Commissione Giustizia al Senato con un decreto di legge, il n. 755, a firma Lega che aprirebbe nuove frontiere per il recupero crediti permettendo all’avvocato del potenziale creditore di scoprire i beni e le disponibilità economiche del debitore senza dover aspettare il decreto ingiuntivo del giudice.

Il legale, infatti, potrebbe avere accesso alle banche dati pubbliche senza passare dal Tribunale.

Tale proposta di legge include una nuova modalità di intervento per limitare i lunghi tempi previsti per il recupero credito, come sottolineato nel testo introduttivo:

L’attuale sistema di realizzazione del credito risulta come noto farraginoso, poco funzionale, ma soprattutto non in linea con gli standard europei che impongono il principio dell’effettività degli strumenti di tutela processuale. Tale ritardo storico nella realizzazione delle pretese cre­ditorie non è stato risolto neanche dalla re­cente introduzione del processo civile tele­matico. Tutto ciò sta generando un clima di sfiducia negli operatori economici nazionali ed europei, con un impatto nefasto sul nostro sistema economico-produttivo.

La normativa vigente verrebbe così modificata.

Il primo articolo del decreto legislativo potrà consentire all’avvocato del creditore di intimare il pagamento entro 20 giorni, contro gli attuali 40 previsti dall’attuale normativa; in mancanza di opposizione si potrà procedere all’esecuzione formata.

Difatti, si legge nell’articolo 1:

È onere dell’avvocato che emette l’ingiunzione, a pena di responsabilità civile e disciplinare, verificare la sussistenza dei requisiti previsti dall’articolo 656-bis. Nel caso in cui l’avvocato ometta con dolo o colpa grave la puntuale verifica della sussistenza di tali requisiti, ne risponde disciplinarmente dinnanzi al competente ordine professionale e deve rimborsare le spese giudiziarie sostenute e i danni subiti dal soggetto erroneamente ingiunto.

La proposta di legge ha diversi pregi tra cui quello di accelerare i tempi del recupero crediti, evitando la richiesta del decreto ingiuntivo. Ma potrebbe generare anche evidenti rischi di privacy e situazioni critiche per chi, non consultando ad esempio nei 20 giorni previsti la propria posta certificata (PEC) con cui il creditore può inviare il sollecito, potrebbe perdere la possibilità di opporsi all’ingiunzione.

È fondamentale rivolgersi ad istititi specializzati in materia di recupero crediti.

In ogni caso, si consiglia di rivolgersi ad istituti specializzati in materia di recupero crediti, sia per evitare spiacevoli disguidi, sia per ottenere informazioni puntuali ed attendibili sui debitori e sulle regolamentazioni previste.

PSF Investigazioni è l’azienda di Giuliano Group specializzata nella fornitura di servizi investigativi di tutti i generi ed informazioni commerciali. L’organizzazione è formata da professionisti e detective esperti nel campo dell’investigazione privata ed aziendale ed opera nel pieno rispetto della legalità.

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