Le piccole e medie imprese sono costantemente minacciate dai rischi informatici, tuttavia molte sono ancora impreparate. Questa è la fotografia che emerge dall’ultimo Rapporto Cyber Index Pmi: il livello di preparazione complessivo è insufficiente ed evidenzia la necessità di effettuare investimenti per la sicurezza digitale nelle imprese.
Cosa è il rapporto Cyber Index PMI
Si tratta di un’analisi che attesta lo stato di consapevolezza e la capacità di gestione della cyber sicurezza delle piccole e medie imprese italiane. Questo progetto viene sviluppato da Generali e Confindustria, con il supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e la collaborazione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
Sicurezza PMI
Il Rapporto, che si basa su un campione di circa mille imprese di piccole e medie dimensioni, assegna un punteggio medio di 52/100 alle imprese (con la crescita di 1 solo punto rispetto al rapporto dell’anno precedente).
Il rapporto classifica le PMI in quattro livelli di maturità:
- maturo: aziende con un approccio strategico completo, capaci di implementare misure efficaci riguardanti persone, processi e tecnologie.
- consapevole: imprese che comprendono le implicazioni dei rischi cyber ma con capacità operative limitate.
- informato: organizzazioni che mostrano una conoscenza base del rischio, adottando un approccio “artigianale” senza una strategia definita.
- principiante: aziende con scarsa consapevolezza e quasi nessuna protezione efficace.
Il 15 % delle aziende mostra un approccio maturo, mentre il 56 % è solo informato o consapevole dei rischi informatici. Il 18 % ancora fermo allo stadio “principiante”.
Questo quadro evidenzia un divario preoccupante: la maggior parte delle PMI riconosce il rischio, ma non adotta misure efficaci di prevenzione e difesa digitale.
La cybersecurity come investimento strategico
L’evoluzione delle minacce – tra cui l’uso dell’intelligenza artificiale per phishing e social engineering e attacchi alla supply chain – espone le PMI a perdite economiche. Investire in cybersecurity non è un costo, ma un asset strategico che tutela la continuità aziendale, rafforza la fiducia dei clienti e migliora la competitività sul mercato. Le PMI devono dotarsi di soluzioni tecnologiche avanzate, formare il personale e definire una governance chiara, integrando la sicurezza nei processi quotidiani.



